Contro l’inceneritore di Albano Laziale

11 aprile 2012

Oggi i militanti e le militanti del No Inc di Albano si sono recati presso la sede della Pontina Ambiente, la ditta del magnate dei rifiuti Manlio Cerroni, per ribadire la loro contrarietà alla costruzione dell’inceneritore più grande d’Europa nella zona dei Castelli Romani.

Abbiamo voluto recapitare direttamente a questa ditta un messaggio chiaro e cioè che, nonostante la vergognosa sentenza del Consiglio di Stato, la popolazione dei Castelli romani è disposta con ogni mezzo necessario a bloccare la costruzione di un’opera assolutamente inutile, sia da un punto di vista tecnico, economico che ambientale. Quattro anni di mobilitazione e di lotta ci hanno convinti del fatto che con i 400 milioni di euro di fondi pubblici dei CIP 6 anziché spenderli per le discariche e gli inceneritori della Pontina Ambiente si potrebbe porre in essere una gestione dei rifiuti basata sulla riduzione, il riuso e il riciclo.

Con il costo annuo di un inceneritore (20 milioni di euro), che dà lavoro a 60 persone, ci si pagherebbero 400 addetti per la raccolta differenziata porta a porta. Così come in Val di Susa, anche ai Castelli Romani ribadiamo dunque la netta contrarietà ad un’opera che antepone i profitti di pochi ai diritti di tutti e gli interessi di una classe politica trasversalmente corrotta agli interessi ed ai bisogni reali di chi abita questi territori.

Per questo motivo chiamiamo ad una mobilitazione permanente che vedrà nella manifestazione di sabato 14 per le strade di Albano un momento centrale, durante il quale dimostreremo tutta la determinazione di chi sa, a prescindere da assurde decisioni, sia giuridiche che politiche, di stare dalla parte giusta!

Sabato 14 aprile h. 15 corteo no inceneritore, partenza da Piazza Mazzini, Albano.