http://assovaldisieve.blogspot.com/2012/02/reggio-emilia-chiude-linceneritore.html
Chiude l’inceneritore di Reggio Emilia, finalmente politiche ambientali che vanno a favore del cittadino e del territorio e non degli affari imprenditoriali!
http://assovaldisieve.blogspot.com/2012/02/reggio-emilia-chiude-linceneritore.html
Chiude l’inceneritore di Reggio Emilia, finalmente politiche ambientali che vanno a favore del cittadino e del territorio e non degli affari imprenditoriali!
Circa i danni ambientali derivanti dai cantieri, i rischi peggiori sono i seguenti:
Il monte Musiné, che dovrebbe essere perforato per costruire la TAV, è costituito in gran parte da amianto: con le perforazioni si spargerebbero nell’aria circostante tonnellate di polvere di amianto, che il vento porterà ovunque. Sorgerebbero problemi di smaltimento delle polveri e della terra da scavo … In più nelle cavità è presente anche l‘uranio…
Un grave danno all’ambiente, alla salute e alla vivibilità della valle riguarda le falde acquifere che sarebbero impoverite con conseguente problema di dove prendere l’acqua necessaria alla popolazione della zona.
Vota Sì per fermare il nucleare
Vota Sì per l’acqua pubblica, altrimenti finisce nelle mani dei privati, ovunque, e le bollette salgono alle stelle
Vota Sì per abrogare la legge sul legittimo impedimento, che privilegia le alte cariche dello Stato di fronte alle legge e contraddice il principio di uguaglianza di tutti i cittadini
Votando 4 Sì, i cittadini fanno sentire la loro voce per contrastare gli abusi e le discriminazioni.
Il lavoro è finalizzato a sottolineare l’importanza di partecipare al referendum del 12-13 giugno 2011 per
“vota Sì per fermare il nucleare”
e per escludere qualsiasi forma di sviluppo o ritorno della “teoria nucleare”
(questo vale per l’Italia e ovunque sulla Terra)
(a cura del Comitato Regionale Lazio per fermare il nucleare)
(ricercatrice Cristina Rinaldi-professore associato diImmunologia ed Immunopatologia dell’Università La Sapienza di Roma)
fermiamoilnucleare.lazio@gmail.com
N. 1 Il Nucleare potrà risolvere i problemi del fabbisogno energetico mondiale?
R: Dal momento che l’Uranio è una fonte limitata ed esauribile, come le fonti fossili (carbone,petrolio,gas),rivolgersi a nucleare per pensare di risolvere il fabbisogno energetico vuol dire solo rimandare il problema e non risolverlo, addossandoci una gran mole di nuovi rischi e ulteriori problemi. Esistono stime che vedono le risorse di Uranio ufficienti solo per i prossimi 50-70anni(1) e stime più recenti, come Il rapporto“Uranium 2009:Resources,Productionand Demand” dell’OECD Nuclear Energy Agency(NEA) e dell’International Atomic Energy Agency (IAEA),dove si stima che con le tecnologie e i consumi attuali le risorse saranno sufficienti per 100 anni(2).
n. 2 Il Nucleare favorisce l’indipendenza energetica dell’Italia?
R: il ritorno al nucleare non ci permetterebbe di fare neppure un passo verso l’indipendenza energetica.
Infatti, se è vero che l’Italia deve importare quasi tutto il petrolio ,il metano e il carbone che consuma, è anche vero che dovrebbe importare tutto l’uranio necessario a far funzionare le centrali.
E questo ci renderebbe schiavi del mercato dell’Uranio.
Passeremmo così dalla padella alla brace!!
3. Il Nucleare risolve il problema della dipendenza energetica dal petrolio?
R: NO, perché il Nucleare contribuisce alla produzione soltanto di Energia Elettrica che rappresenta nel mondo solo il 17% dei consumito tali di Energia e il Nucleare fornisce solo il 13,5% dell’energia elettrica, secondo dati forniti dal Key World Energy StatisticI.E.A2010(3).
Per il resto si continua comunque a usare in gran parte petrolio o altri combustibili fossili. Ne è un chiaro esempio la Francia che, pur essendo il maggiore parco nucleare del mondo con ben 58 reattori nucleari, utilizza comunque petrolio che fornisce il 47% dell’energia totale, tale dipendenza dal petrolio è rimasta inalterata negli ultimi 50anni.(4)
4. Il Nucleare serve a contrastare il riscaldamento globale ?
R:dato che il nucleare oggi è marginale come fonte primaria, contribuendo solo alla copertura del 2,3%(13,5×17:100) dei consumi totali di energia,e lo sarà ancora nei prossimi decenni (a meno di costruire più di 2000 centrali nell’arcodei prossimi 10anni!!), non potrà certo risolvere i problemi urgenti sul cambiamento climatico dato che non potrà ridurre il consumo di combustibili fossili (3,datiIEA2010).
5. Il Nucleare usa una tecnologia moderna?R: La maggior parte dei reattori in funzione usa tecnologie obsolete che risalgono agli anni 60 e i miglioramenti ottenuti negli ultimi progetti sono solo marginali :sono miglioramenti ingegneristici che non apportano innovazioni radicali alla fisica del reattore e non risolvono difatto i problemi ancora aperti (sicurezza,complessità dell’approviggionamento, localizzazione degli impianti, commistione con la proliferazione nucleare per scopi militari,smaltimento delle scorie…)(5pag150)
6. Il Nucleare è pulito? R: Le centrali atomiche,tenendo conto di tutto il loro ciclo di vita e delle esigenze di operatività (dall’estrazione, lavorazione, arricchimento e trasporto dell’Uranio,dalla costruzione allo smantellamento della centrale stessa) producono sempre e comunque gas climalteranti (CO2) confrontabili con quelle che accompagnano il ciclo del gas naturale. Senza contare lo stoccaggio finale delle scorie, per il quale mancano esempi(6).
Durante le varie fasi del ciclo di produzione del combustibile (estrazione,lavorazione e arricchimento dell’Uranio) vengono emessi nella biosfera frazioni di elementi radioattivi. Anche una centrale in condizioni d’uso normali rilascia microdosi di radiazioni che si accumulano nell’ambiente.In particolare il Tritio è rilasciato dalle centrali sia accidentalmente che in condizioni normali di funzionamento. Non esistono tecnologie economicamente convenienti per filtrare il trizio dalle centrali e così il“U.S.Nuclear Regulatory Commission”non richiede tali filtrazioni.(7,8)
Anche in Francia si rivelano diversi casi di contaminazione daTritio(9).Inoltre contaminazione da elementi radioattivi si ritrova anche nei luoghi dove si estrae l’Uranio(10,11).
7. Il Nucleare quanto ci costa? è vero che è economico?
R:Il ciclo di vita delle centrali atomiche ha costi diretti e indiretti molto elevati,e perciò destinati a essere scaricati sulla collettività. Negli ultimi anni, il prezzo dell’uranio è cresciuto di sei volte, passando da 20$ per libbra del 2000 ai 120$ del 2007 e si prevede salirà ancora seguendo le regole di mercato.Gran parte del costo dell’elettricità da nucleare è legato alla progettazione e realizzazione delle centrali.Aggiungendo anche i costi di smaltimento delle scorie e di smantellamento degli impianti,le cifre diventano più alte delle altre fonti energetiche.Il Kwh da nucleare risulta apparentemente poco costoso qualora lo stato si facesse carico di sicurezza, ricerca e inconvenienti di gestione e soprattutto delle scorie e smantellamento delle centrali.Sono proprio questi costi e il ridimesionamento dei bilanci dei governi in crisi finanziaria, ad aver scoraggiato gli investimenti privati negli ultimi decenni. Nel caso dell’Italia il nucleare non consentirebbe di ridurre la bolletta energetica. Infatti, per un totale di 10-15mila Mw di potenza installata sugli otto impianti previsti,occorrerebbe costruire da zero tutta la filiera:la stima degli investimenti ad oggi oscilla tra 40 e i 60 miliardi di euro (scorie escluse) con i primi ritorni economici solodopo 15 o 20 anni e questo causerà sicuramente bollette più elevate per gli utenti.(12)
8. Il nucleare è sicuro?:
R: I reattori nucleari hanno registrato una lunga serie di incidenti,ma data la criticità e la pericolosità degli impianti, i gestori hanno cercato di minimizzare la gravità e di evitare pubblicità negative ed allarmismi.
Oltre ai più noti di Three Mile Island del 28 marzo 1979 e di Chernobyl del 26 aprile 1986 sono stati riscontrati diversi incidenti,di varia intensità,avvenuti nel tempo a carico di reattori atomici e nonsolo(20),tra cui alcuni incidenti sono molto recenti(21,22) fino all’ultimo tragicodell’11marzo 2011 di Fukushima in Giappone (23).Premesso che una sicurezza assoluta nell’esercizio di un reattore nucleare è un’utopia,avvicinarsi o assicurare livelli di sicurezza sempre maggiori è fattibile solo incrementando in maniera esponenziale i costi di costruzione e di esercizio:quindi aumentando di molto il costo al kWh prodotto dalle centrali atomiche,che già oggi,come detto al punto7,non è conveniente.
9. E per lo smaltimento delle scorie?
R:Mentre lo smaltimento delle scorie a basso livello di radioattività (prima categoria con decadimento in alcune decine di anni) è un problema facilmente risolvibile, lo smaltimento di scorie di media/seconda categoria (decadimento in centinaia di anni) e soprattutto di alta/terza categoria (decadimento in centinaia di migliaia di anni) è e rimane ancora un grande problema non risolto. Le scorie prodotte dalle centrali atomiche sono prevalentemente di seconda e terza categoria. Tutti i depositi geologici si stanno dimostrando assolutamente pericolosi e inadeguati, come il deposito dello Yucca Mountain, un progetto che è stato abbandonato nel marzo 2010.Il recente inquinamento proveniente dal deposito geologico di scorie nucleari della Bassa Sassonia che sta costringendo i tedeschi a probabili drastiche misure di smantellamento!!(32) Si sono provate e si stanno studiando altre localizzazioni, come ad esempio il fondo del mare e lo Spazio, ma tutte altrettanto complesse e inaccettabili (33,34,35) Per il momento i progetti di trattamento dei radionuclidi(spallazione e tecnologia laser)con loscopo di trasmutare i nuclei radioattivi sono ancora a livello di studio e necessitano ancora un tempo non facilmente prevedibile. Proponiamo alcuni video interessanti sui rifiuti nucleari in Francia: (36,37), in Russia (38), sul destino delle scorie in Francia (39)e sui depositi di scorie in Piemonte(40).
10. Ci sono rischi di proliferazione nucleare militare?R:
Esistono seri rischi in tal senso. La proliferazione nucleare a scopo militare è fortemente legata allo sviluppo di programmi nucleari civili. Infatti il processo di arricchimento dell’Uranio per uso civile e quello per usi militari utilizzano la stessa filiera di apparati:
a)come sottoprodotto dell’arricchimento di Uranio per usi civili si ottiene uranio impoverito per usi militari
b)la prosecuzione dell’arricchimento oltre lo stadio utile per uso civile porta alla produzione di plutonio per uso bellico.
Non è un mistero che l’uso civile dell’energia atomica è stato da sempre un sottoprodotto delle tecnologie nucleari militari le quali avevano ed hanno ancora oggi la necessità, di“facciata” ed economica,di giustificare le enormi risorse spese per gli apparati militari. Il maggior numero di centrali nucleari civili si trova proprio in quei paesi con il maggior numero di armamenti nucleari.
Tutto questo si dimostra molto bene nel video seguente dove si racconta il legame in Francia tra nucleare civile e militare:
(41,42 a pagina18).
11. Qual è la situazione del Nucleare nel mondo?
R:Il Nucleare è un sistema di produzione di energia ormai obsoleto e che non ha decollato. Infatti come è possibile verificare, dopo oltre 60 anni dall’entrata in funzione dei primi reattori atomici, il nucleare copre soltanto il2,3% dei consumi di energia totale mondiale! Dopo i primi 30 anni di entusiasmo, cresciuto sull’onda della propaganda“Atom for peace”,che prometteva migliaia di centrali in tutto il mondo per fornire a tutti energia elettrica“quasigratis”, c’è stato un arresto della costruzione di nuove centrali a causa degli innumerevoli problemi legati alla tecnologi aatomica.(il primo problema per chi fa le centrali è ed è stato quello dei costi elevati e ancora non prevedibili del tutto)
Se il nucleare fosse stata la vera rivoluzione energetica che dichiaravano(in realtà la motivazione di Atom for peace mascherava ben altre ragioni(vedi domanda n.10) a quest’ora non avremmo le poche centrali costruite in 60 anni (al 2010 sono solo 442 unità per un totale di 374.991GW) ma ne avremmo dovuto avere dieci volte tanto!
Dai dati sotto riportati si evince che dal 2003 al 2010 in tutto il mondo, fatta eccezione per l’Asia (Cina e India) con 40 centrali in costruzione e per la Russia con 9 centrali in costruzione, c’è un generale fermo di costruzioni di centrali nuove.In Europa a fronte di 12 centrali chiuse ci sono solo tre centrali in costruzione, in USA c’è una sola centrale in costruzione,iniziata nel 2007 e una vecchia chiusa e ripristinata, inAmerica dels ud,una sola iniziata quest’anno,e in Canada nessuna centrale nuova solo due vecchie e ripristinate(43).
Da un’analisi comparativa dei dati riportati nei KeyWorldEnergy StatisticI.E.A.del 2007 e del 2010 risulta che il contributo del nucleare all’energia totale globale è addirittura lievemente diminuto passando dal2,9% del 2005 al2,3% del 2008, mentre il contributo delle energie rinnovabili rimane costante al19%(44,45)
Nelle previsioni fatte dal DOEnel2011, si vede che negli U.S.è prevista una diminuzione del nucleare dal20% nel2009 al 17% nel2035.(46).
12 .Ma è proprio vero che i francesi sono molto soddisfatti del loro primato nucleare?
Vi proponiamo alcuni video che dimostrano le problematiche e i risch i del nucleare in Francia,e il dissenso che esiste in questo paese verso il nucleare:
7 Video trasmessi da France3 nel 2009(47,48,49,50,51,52,53), un’indagine di Report sull’incidente di Tricastin in Francia:(54) e un’altra indagine sugli incidenti in Francia:(55).
13. Perché paghiamo le nostre bollette dell’elettricità più care rispetto agli altri paesi europei?
Il fatto che il costo delle nostre bollette dell’elettricità sia maggiore di quello delle altre nazionie uropee che hanno il nucleare (circa il20%in più) non è certo dovuto né al fatto che noi non abbiamo l’energia atomica né al fatto che importiamo energia. Infatti il costo dell’energia elettrica fornita dal nucleare è maggiore del costo dell’energia fornita da altre fonti (in media 6-7 cent.a kWh contro i 5-6 del gas e dell’oliocombustibile-vedi risposta domanda 7)e l’energia che importiamo dall’estero (nel 2008 abbiamo importato 40Twh)(45) la paghiamo molto poco(0,15centalkWh).
In quanto è importata durante le ore notturne come surplus delle centrali atomiche straniere che di notte non possono essere fermate per seguire l’andamento dei consumi interni e pertanto ci costa molto meno importarla che produrla.I costi elevati delle nostre bollette sono invece dovute a tutt’altre cause (sono extracosti tutti tipicamente italiani che nonc’entrano nulla con la fornitura elettrica, come le componenti legate al ricarico dei produttori,ai costi di distribuzione, alle tasse e altro).
14. E ALLORA CHE FARE PER RISOLVERE IL PROBLEMA DELLE EMERGENZE CLIMATICHE ED ENERGETICHE MONDIALI?
A tale quesito non ci possiamo aspettare oggi la risposta dalla fissione nucleare, che soddisfa solo il 2,3% dei consumi finali, ma bisogna rivolgersi alle Fonti Rinnovabili, all’Efficienza Energeticae al Risparmio dei Consumi, in linea con quanto prospettato dall’Unione Europea, promuovendo tecnologie che realizzino un’effettivo risparmio energetico (sui cicli produttivi, sulle abitazioni, sui trasporti, ecc..)
L’EU raggiungerà e supererà il 20% della sua energia rinnovabile entro il 2020 (56). Secondo una recente previsione europea, è possibile arrivare al 80% di energia elettrica da fonti rinnovabili entro il 2050, diminuendo anche il nucleare (Roadmap2050 ). (57, 58)
Anche in un recente convegno tenuto a Roma il 16 febbraio 2011 e promosso dal Kyoto Club, sono state analizzate le potenzialità, le criticità e gli strumenti per riuscire a coprire anche in Italia il 100% della domanda di energia elettrica entro la metà del secolo con le fonti rinnovabili (59)
Tra gli importanti progetti ricordo che è già partito il Piano Solare Mediterraneoper la fornitura di energia elettrica e che prevede il progetto Desertecche conta di costruire un mega impianto rinnovabile: eolico, fotovoltaico e solare termodinamico a concentrazione nel Sahara e il complementare progetto Transgreenche è l’elettrodotto in costruzione tra Nord Africa ed Europa (60)
REFERENZE
1.Il Nucleare risolve i problemi del fabbisogno energetico mondiale?
(1) http://www.energiafelice.it/2011/01/uranio-ancora-per-quanto/
(2) http://www.iaea.org/newscenter/pressreleases/2010/prn201009.html
3. Il Nucleare risolve il problema della dipendenza energetica dal petrolio?
(3) http://www.iea.org/textbase/nppdf/free/2010/key_stats_2010.pdf
(4) http://www.sortirdunucleaire.org/sinformer/brochures/parici/ParIci-1.pdfpag 27
5. Il Nucleare usa una tecnologia moderna?
(5) http://www.nextville.it/comunicare-energia/10pag 150
6. Il Nucleare è pulito?
(6) http://www.eia.doe.gov/energyexplained/index.cfm?page=nuclear_environment,
(7) http://www.nirs.org/radiation/tritium/tritiumhome.htm
(8) http://www.nrc.gov/reactors/operating/ops-experience/grndwtr-contam-tritium.html
(9)http://www.asn.fr/index.php/S-informer/Actualites/2011/Operations-de-depollution-contamination-au-tritium-Saint-Maur-des-Fosses
(10) http://nuclear-news.info/2010/03/08/niegers-uranium-wealth-goes-to-areva-and-other-foreign-companies/
(11) http://uranium-news.com/2010/11/11/arevas-poor-environmental-record-in-niger-uranium-mines/
7. Il Nucleare quanto ci costa? è vero che è economico?
(12) http://www.tazioborges.it/Articoli/Import%20_Export_di_EE.pdf
(13) http://qualenergia.it/articoli/20110223,
(14) http://qualenergia.it/sites/default/files/articolo-doc/15-17_QE_n1-2011_ronchi.pdf,
(15) http://www.nei.org/resourcesandstats/nuclear_statistics/costs/
(16) http://keystone.org/files/file/about/publications/FinalReport_NuclearFactFinding6_2007.pdf
(17) http://inenergia.info/sites/inenergia.info/files/DOC_030197_12.10.43.pdf
(18)http://www.blogeko.it/2011/nucleare-bocciato-lo-schema-di-delibera-cipe-le-regioni-di-centrodestra-mollano-il-governo/
(19):http://www.casaeclima.com/index.php?option=com_content&view=article&id=6346:nucleare-su-delibera-cipe-8-regioni-contrarie-e-4-favorevoli&catid=1:latest-news&Itemid=50
8. Il nucleare è sicuro?:
(20) http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_civilian_nuclear_accidents
(21)http://www.asn.fr/index.php/S-informer/Actualites/2011/Incident-de-niveau-2-sur-les-groupes-electrogenes-de-la-centrale-du-Tricastin
(22) http://www.qualenergia.it/articoli/20110215-la-francia-scopre-34-reattori-rischio
(23) http://www.iaea.org/newscenter/news/tsunamiupdate01.html
Sicurezza sanitaria:
(24) Kaatsch P, Spix C, Schulze-Rath R, Schmiedel S, Blettner M: Leukemias in young children living in the vicinity of German nuclear power plants. Int J Cancer 2008, 122:721-726.
(25) http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1469929/pdf/envhper00331-0119.pdf
(26) (http://www.youtube.com/watch?v=iwXRfdTtGyc)
(27) http://www.radiation.org/reading/ejsternglasspubs.html
Sicurezza a proposito dell’EPR:
(28)http://www.greenpeace.org/raw/content/france/presse/dossiers-documents/rapport-consequences-accident-nucleaire-FR.pdf
(29) http://www.asn.fr/index.php/S-informer/Actualites/2009/Systeme-de-controle-commande-du-reacteur-EPR
(30)http://www.sortirdunucleaire.org/index.php?menu=actualites&sousmenu=dossiers&soussousmenu=EPR2009&page=index
(31) http://www.qualenergia.it/view.php?id=1124&contenuto=Documento
9. E per lo smaltimento delle scorie?
(32) http://www.youtube.com/watch?v=yw-UEFbNbRw&feature=player_embedded#at=28
(33) http://www.history.rochester.edu/class/EZRA/index.htm
(34) http://en.wikipedia.org/wiki/High_level_waste
(35) http://en.wikipedia.org/wiki/High-level_radioactive_waste_management
(36) http://www.youtube.com/watch?v=JOWkz0tYWAU&playnext=1&list=PL7053A5A17C1187F7
(37) http://www.youtube.com/watch?v=M3XkHWhBOuY&playnext=1&list=PL7053A5A17C1187F7
(38) http://www.youtube.com/watch?v=-WCeN7skjOM&playnext=1&list=PL7053A5A17C1187F7
(39) http://www.youtube.com/watch?v=zq7TwUdrdH4&feature=related
(40) http://www.youtube.com/watch?v=AqC0WHqCUnI&feature=related
10. Ci sono rischi di proliferazione nucleare?(41) http://www.youtube.com/watch?v=oGljrgGHrjU(42) http://www.sortirdunucleaire.org/sinformer/brochures/parici/ParIci-1.pdf, pagina 1811. Qual è la situazione del Nucleare nel mondo?(43) http://www.iaea.org/programmes/a2/(44) http://www.iea.org/textbase/nppdf/free/2007/key_stats_2007.pdf, (45) http://www.iea.org/textbase/nppdf/free/2010/key_stats_2010.pdf
(46)http://www.eia.gov/forecasts/aeo/pdf/0383er(2011).pdf12 .Ma è proprio vero che i francesi sono molto soddisfatti del loro primato nucleare?(47) http://www.youtube.com/watch?v=RiJESPdLXpA(48) http://www.youtube.com/watch?v=iQIsEitsfgY&feature=related(49) http://www.youtube.com/watch?v=k-uNPEofkl0(50) http://www.youtube.com/watch?v=q98HpDtL8YA&feature=related(51) http://www.youtube.com/watch?v=bmjjbgi-7ls&feature=related(52) http://www.youtube.com/watch?v=ZMDJTYGZN4w&feature=related(53) http://www.youtube.com/watch?v=M3XkHWhBOuY&playnext=1&list=PL7053A5A17C1187F7(54) http://www.youtube.com/watch?v=vEnxeJyPOe8&feature=related
(55)http://www.youtube.com/watch?v=aaBiUXSt2UI&NR=113. E ALLORA CHE FARE PER RISOLVERE IL PROBLEMA DELLE EMERGENZE CLIMATICHE ED ENERGETICHE MONDIALI?(56)http://www.eea.europa.eu/highlights/renewable-energy-production-must-grow?&utm_campaign=renewable-energy-production-must-grow&utm_medium=email&utm_source=EEASubscriptions(57)http://www.roadmap2050.eu/(58)http://gogreen.virgilio.it/news/ambiente-energia/roadmap-2050-sfatati-i-preconcetti-sulle-rinnovabili.html?fb_ref=shrbox_recommend&fb_source=profile_oneline(59)http://www.kyotoclub.org/documentazione/comunicati/2011-feb-16/transizione_verde_verso_100_di_energia_rinnovabile_2050/docId=1985(60) http://gogreen.virgilio.it/news/ambiente-energia/desertec-parte-sfida-rinnovabile.html#
Terremoto, tsunami, catastrofe radioattiva…
Il cataclisma giapponese di questi giorni fa emergere una riflessione molto triste ed angosciante sull’agire dell’uomo: le azioni appaiono guidate non dalla razionalità, dalla logica, dall’efficienza, se vogliamo azzardare una prima analisi da un punto di vista scientifico- economico. Tali azioni illogiche sarebbero persino accettabili se comportassero una ricaduta benefica generale e globale sulle popolazioni; invece, viste da una prospettiva più umanistica, si presentano come frutto di decisioni che non hanno come orizzonte di riferimento e come denominatore comune la sicurezza, la salute, il bene degli uomini, piuttosto mettono addirittura in pericolo la prospettiva stessa di futuro del genere umano.
“Il Giappone si trova lungo la cintura di fuoco del Pacifico, una zona lunga 40mila chilometri e dove si concentra l’80 % dei terremoti, nel punto in cui si intersecano quattro placche tettoniche: la placca eurasiatica, quella nordamericana, quella pacifica e quella delle Filippine”. (http://www.meteoscienze.it/)
Come può un Paese situato in una zona così disgraziata permettersi di ricorrere a centrali nucleari? Fermo restando che le centrali comportano rischi ovunque, come dimostrano le perdite radioattive nelle centrali francesi (http://www.ecoblog.it/), può proprio il Giappone, uno dei Paesi meglio organizzati, disciplinati, avanzati della Terra, dipendere da una folle fonte di energia, ancor più se si considera che proprio il Giappone è stato vittima nella seconda guerra mondiale del bombardamento atomico di Hiroshima e Nagasaki, con conseguenze tragiche per gli abitanti del posto? E’ follia pura.
E folle sarebbe, fermandoci all’approccio economico-scientifico, non ricorrere a fonti energetiche gratuite, rinnovabili ed inesauribili come il sole ed il vento, specie in Paesi come l’Italia, che, tra le poche potenze al mondo a non essere caduta nella trappola del nucleare, ha mostrato di averne nostalgia.
Possiamo produrre energia a basso costo, senza conseguenze per i cittadini, senza lasciare tristi eredità ai nostri figli e nipoti (le scorie, così come le centrali stesse, anche se spente, restano radioattive per migliaia di anni) e invece vogliamo soluzioni costosissime, di lunga progettazione ed implementazione, di breve rendimento (dopo poco dovrebbero essere smantellate perché non più adeguate e perché l’uranio è scarso), di alta pericolosità…
In Giappone sono nati i kamikaze…
I nostri politici sono dei kamikaze, purtroppo, però, non incidono solo sulla loro esistenza…
uomo dell’anno per Rainews24 e non solo
“Noi siamo quelli che nelle scuole vietiamo l’ingresso dei precotti, noi siamo quelli che nelle scuole promuoviamo l’educazione alimentare, noi siamo quelli che mettiamo a disposizione dei contadini le piazze in forma gratuita, per la vendita dei propri prodotti, noi siamo quelli che abbiamo inventato il mercato del contadino, la filiera corta, noi siamo quelli che non facciamo pagare le tasse ai contadini in momenti di crisi…”
noi siamo quelli che vogliono divulgare la dieta mediterranea
noi siamo quelli che vogliono mettere al bando le merendine
noi siamo quelli che vogliono collegare la qualità del cibo alla comunità dei saperi (“un sindaco deve pensare alla salute dei cittadini…noi siamo come dei missionari, io sono un sindaco pescatore, nel mio paese non ci saranno più pescatori, la pesca non s’impara all’università, teniamo un filo di speranza per tenere in vita questa nostra tradizione…”).
“sulle nostre spiagge nasce questo giglio di mare, molto bello, molto pregiato, noi l’avevamo individuato e chiedemmo allo Stato una concessione per 1500 metri dove noi abbiamo realizzato una riserva naturale, la cosa bella è che noi paghiamo allo Stato un canone, non di poche lire, per mantenere questa riserva naturale”.
Noi siamo quelli che non vogliono la speculazione edilizia e la cementificazione.
Noi siamo quelli che vogliono difendere la natura, il paesaggio, il territorio, le tradizioni dagli attacchi del consumismo che appiattisce e livella le diversità, le varietà delle culture, delle società, degli animi, delle menti, delle inclinazioni, dei paesaggi, delle speranze.
In Spagna, nei Paesi Baschi, si trova la città più verde d’Europa: Vitoria Gasteiz, cinta da un anello di centinaia di migliaia di alberi, orgogliosa del suo trasporto pubblico, della pedonalizzazione del centro, del ricorso massiccio all’energia rinnovabile.
Dal Corriere della sera:
“il 73 per cento dell’edilizia, quella popolare e a buon mercato, monta pannelli solari; il rapporto tra zone verdi e popolazione è di 42,12 metri quadrati per cittadino e tutti i 240 mila residenti hanno almeno un parco o un giardino accessibile a meno di 300 metri dal loro domicilio. I 61 chilometri di piste ciclabili diventeranno presto 164. Il consumo domestico di acqua continua a calare da cinque anni, nonostante l’aumento degli abitanti: da 130 litri quotidiani a 119 a testa. Metà della media italiana.”
Vergogniamoci.